Questa è la storia di un Night Rod come tanti……..o forse lo era, almeno fino a quando Simone non decise di andare a far visita ai ragazzacci di Boneshaker nel loro garage, sito sulle rive del Po.
Marco ci illustra com’è andata quel giorno:
una volta entrato, dopo una rapida occhiata, capisce subito di essere in un officina atipica rispetto i soliti canoni harley; niente abbigliamento, niente gadget luccicanti e nessun divanetto o angolo relax adibito a cazzeggio,
in compenso moto e motori in ogni dove, le note di Jimmy Page la fanno da padrone, profumo di olio e di benzina, un bicilndrico che romba come se non ci fosse un domani.
Presentazioni di rito dopo di che ci si siede al bancone, dove i giochi si fanno più seri.
Inizialmente si progetterà una customizzazione d’effetto ma abbastanza semplice, un total black con scarichi Remus, codino e airbox aftermarket,
carina si, ma non abbastanza!
Aggiungiamo cerchi, dischi e puleggia di Roland Sands……..già cosi è tutto un altro vedere.
Un bel dì Simone telefona in officina e indovinate un po? ” ma perchè non la facciamo in alluminio?
la cosa li per lì ci lascia un attimo perplessi perchè avevamo stabilito assieme altre linee guida, ma ecco arrivare la parolina magica tanto agoniata da ogni castomizzatore: “FATE VOI”
WOW!! Adesso si che si ragiona, DIVERTIAMOCI!!!!!!!!
Si riparte da zero, tenendo buoni solo gli accessori di Roland Sands del primo upgrade.
Ridisegnamo totalmente le forme in modo che la moto acquisti grinta ma senza cadere nelle solite pacchianate super appariscenti,
a tal proposito, per la lavorazione delle parti metalliche, ci appoggiamo all’ ormai fidato e collaudato Simone di Metalbike Garage,
bisogna ammettere che a questo giro lo abbiamo messo a dura prova.
Rispettiamo le geometrie del telaio perchè prima di tutto, a noi preme mantenere una guidabilità ottimale,
sarebbe facile estremizzare un Night Rod, ma poi bisogna andarci anche in giro!!!!!!!
L’airbox in alluminio realizzato per il nostro revolution ospita anche una strumentazione della Motogadget che è praticamente un sistema di informazioni completo in modo da lasciare i riser puliti e privi di spie.
Più difficile è stato mantenere un indicatore per il livello del carburante.
A tal proposito dopo notti insonni e svariate ricerche, riusciamo a mettere a punto un modulo dedicato con lettura a led del livello della benzina,
questo riesce a dialogare con i night rod di ultima generazione che sfruttano un sensore ad ultrasuoni al posto del classico galleggiante di serie dei modelli precedenti, anche se è ancora in fase sperimentale, sembra funzionare alla grande ed è dotato di switch regolabili per la riserva, a secondo delle applicazioni.
Da notare anche l’ampio cover per il radiatore che prosegue per tutto il telaio, “un vero tocco di ignoranza”!!!!!!!!
Per i comandi manubrio abbiamo optato per il Made In Italy, abbiamo installato dei Rebuffini personalizzati, stessa cosa dicasi per i risers e il portatarga laterale di Gray Indian’s.
Da notare come la linea retrò data dal manubrio e il faro da 7 pollici la renda estremamente pulita e armoniosa.
La luce è affidata a una parabola a led con frecce integrate della Rivera, per illuminare a giorno anche le strade delle periferie più buie.
Altra nota da segnalare sono gli scarichi, a questo giro abbiamo voluto fare le cose in grande, andando a scomodare il “mitico Venier di Racing Project”
questa collaborazione ha dato i suoi frutti sia in fatto di estetica che di performance, per non parlare del sound…Cattiveria Pura!!!!!!!!!!!
Grafiche e pinstripping sono state realizzate dal “mago dei pennelli” Cristiano Fats.
Concludiamo il nostro giro di boa con filtro aria KN, centralina Dytona twin tec con sonde ad ampio spettro e già che ci siamo, proprio per non farci mancare niente un bel paio di ammortizzatori Ohlins al retrotreno.
Eccola qua, il gioco è fatto!!!!!!!!!!!!
The Hammer è pronta a martellare chiunque si metta in mezzo tra lei e la strada.
Dopo una prova al banco siamo riusciti a constatare che rispetto alla configurazione di serie abbiamo acquistato circa una ventina di cavalli in più, con un notevole incremento di coppia ai bassi.
Simone avrà di che divertirsi!!!!
Un altra tacca sul fucile di Boneshaker…………ma già si parla di nuovi avvistamenti nei pressi di quell’officina. Boneshaker Garage, STAY TUNED!!!!!!!!!!!!!

Marco Degiorgi

photo di Luca Tres, Paolo Mazzocchi, Joe Drago

/LM

potete leggere questo articolo anche nel numero 36 giugno-luglio 2016 di Kustom World – Editrice Custom in edicola